Un paio di settimane fa durante una vacanza, ho scoperto grazie ad un’amica e a un nutrizionista cosa sono gli pseudocereali: piante diverse dalle graminacee (considerate i “veri” cereali) che producono frutti che macinati danno una farina utilizzata per farne pane e altri cibi. Sono pseudocereali il grano saraceno, l’amaranto e la quinoa.
Una caratteristica molto interessante di queste piante, già conosciute dagli Aztechi, è la completa assenza di glutine, cosa che li rende adatti alle persone celiache, ma anche alle persone a cui, semplicemente, il glutine crea qualche disturbo.
I semi, o i chicchi, di quinoa, amaranto e grano saraceno, si utilizzano in estate cuocendoli come pasta o il riso per preparare insalate e piatti freddi aggiungendo un alimento proteico (alterno il tonno, il tacchino, le uova, il tofu, i gamberi…), verdure (perfetti i pomodori datterini, i fagiolini, l’avocado…) capperi e qualche oliva taggiasca. In inverno sono ottimi con le zuppe e i legumi.
A rendere particolarmente interessanti questi alimenti per chi, come me fa sport, è l’alto contenuto di proteine. A renderli unici è proprio la presenza di tutti gli amminoacidi essenziali, in particolar modo nella quinoa.
Questi pseudocereali contengono anche molti sali minerali: la quinoa e l’amaranto sono ricchi di ferro, che rafforza il sistema immunitario, migliora l’aspetto della pelle ed è utile contro stanchezza e spossatezza. L’amaranto, invece, contiene anche calcio: ottimo per rinforzare le ossa e i denti e combattere l’osteoporosi. Nel grano saraceno, infine, si trovano fosforo, potassio e magnesio: l’ideale per migliorare la memoria, trovare energie e combattere i gonfiori.
Insomma, quinoa, grano saraceno e amaranto si possono definire dei superfood che, pur essendo assimilabili a dei cereali per come vengono impiegati non sono cereali “veri” ma offrono comunque molti benefici (l’amaranto ha anche un basso indice glicemico, caratteristica che permette di evitare i picchi di glicemia e insulina. Questo ci consente di non cadere nella trappola della fame emotiva con conseguente voglia continua di zuccheri).
Come dire, non si finisce mai di imparare e ringrazio la mia amica Riccarda per avermi illuminato e fatto provare nuovi alimenti benefici… E per la colazione? Esistono nei supermercati anche l’amaranto e la quinoa soffiati da mischiare con un bicchiere di bevanda di quinoa, o soia o latte di cocco oppure insieme al mio budino di soia preferito….quello alla vaniglia. Una nuova colazione golosa e dolce, che vi consiglio di provare 🙂
#Enjoy & #BeHealthy
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