Le proteine sono macronutrienti che, se introdotti nelle giuste quantità, non fanno ingrassare. “Esagerare con gli alimenti proteici – spiega il Dr. Francesco Papa – Nutrizionista – è però controproducente non solo poiché si sovraccaricano i reni ma anche perché le proteine in eccesso (ovvero in caso di alimentazione proteica e ipercalorica) si convertono comunque in acidi grassi”.

Le proteine hanno una funzione importante per costruire la struttura del nostro organismo ma è necessario sapere introdurre la giusta quantità 1gr per kg di peso corporeo (2 gr per gli sportivi che si allenano in modo intenso) per non danneggiarci. Diffidiamo dunque di qualunque dita iperproteica che, se da un lato, permette nell’immediato un dimagrimento veloce, dall’altro può creare danni alla salute e farci riprendere più kg nel momento in cui la dieta viene sospesa. Le terapie alimentari iperproteiche facilitano il dimagrimento ma, oltre alla riduzione del grasso adiposo, determinano un maggior impegno del fegato e dei reni, favoriscono la disidratazione e incidono negativamente sul metabolismo del calcio.

Infine, nel caso in cui il surplus proteico fosse quantitativo ovvero ipercalorico, si attua – come spiega il Dr. Papa –  una conversione degli amminoacidi (proteine) in eccesso in acidi grassi di deposito. Insomma, se l’apporto proteico supera il nostro fabbisogno determinando un eccesso calorico, si verifica un aumento del deposito adiposo. In una parola: ingrassiamo!

Allora qual è la quota giornaliera di macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi) corretta? La cosa più semplice è seguire la regola della mano – come spiega la Dr.ssa Serena Martegani – nutrizionista presso l’Enervit Nutrition Center a Milano.

Quando prepariamo il pranzo o la cena dobbiamo assicurarci che:

  • la quota di proteine corrisponda al volume (estensione e spessore) del proprio palmo (senza le dita)
  • il resto del piatto si riempia con carboidrati favorevoli provenienti da verdure (fagiolini, pomodori, spinaci, melanzane ecc.)
  • i carboidrati favorevoli della frutta o dai legumi vengano identificati con il pugno chiuso della mano.
  • se si utilizzano i carboidrati “densi” sfavorevoli come pane, pasta, riso ecc., devono corrispondere, da cotti, al volume di un proprio pugno scarso.

#Behealthy

Completo e scarpe offerti da @puma